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Il piano di riarmo Ue e i fondi di Coesione: scelta “volontaria”





Gli Stati membri avranno la possibilità di reindirizzare parte dei loro fondi Coesione non impegnati verso progetti legati alla difesa. Potrebbe trattarsi di infrastrutture o di ricerca e sviluppo. Si tratterebbe di una scelta volontaria, per coloro che vogliono fare un passo in più. Spetterà al Parlamento e al Consiglio decidere su questa ulteriore opzione. Per lo stesso motivo, Rearm Europe prevede anche misure per mobilitare gli investimenti privati, con la Banca europea per gli investimenti e la nostra prossima Unione del risparmio e degli investimenti. Tutto ciò avrà ricadute positive anche per la nostra economia e la nostra competitività. Saranno necessarie nuove fabbriche e linee di produzione, che creeranno buoni posti di lavoro proprio qui in Europa. L’impulso agli investimenti si farà sentire ben oltre il settore della difesa, dall’acciaio allo spazio, dalle grandi aziende di trasporto alle start-up innovative di intelligenza artificiale. Insieme, abbiamo le dimensioni per scoraggiare qualsiasi Paese ostile. Abbiamo la potenza economica. E ora, finalmente, abbiamo anche la volontà politica“.

Lo ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, intervenendo nella plenaria di Strasburgo del Parlamento Ue per il dibattito sulle riunioni del Consiglio europeo e la sicurezza dell’Ue.

continua – in abbonamento

PAM





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