Calo delle esportazioni nel 2024 nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, superiore alla variazione negativa regionale e nazionale, ma con un lieve incremento in provincia di Forlì-Cesena, secondo i dati Istat elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna.
“I dati sull’export del 2024 confermano un contesto di difficoltà per le nostre imprese esportatrici, inserito in un quadro di generale rallentamento e di ridefinizione delle aree in cui si scambiano beni e servizi internazionali. La flessione registrata nelle nostre province evidenzia delle criticità specifiche. Il calo più marcato dell’export riminese, in particolare, è stato influenzato dalla contrazione delle esportazioni di navi e imbarcazioni verso gli Stati Uniti, uno dei mercati di riferimento per il settore. A pesare su questo scenario sono anche le difficoltà del comparto manifatturiero, che da diversi trimestri ormai mostra segnali di continua contrazione – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. È fondamentale che le nostre imprese possano contare su strategie di internazionalizzazione adeguate e su un sostegno concreto per affrontare le sfide dei mercati globali. Per questo abbiamo realizzato, con il supporto di Nomisma, un’indagine rivolta alle imprese manifatturiere delle nostre province per avere una base utile per pianificare le future iniziative di formazione, consulenza e supporto operativo. I risultati saranno presentati il prossimo otto maggio, occasione in cui, attraverso la lettura dei dati, potranno essere condivisi gli indirizzi strategici per supportare le imprese del territorio, in risposta alle sfide sempre più complesse del contesto globale”.
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Export delle imprese: focus provinciale Forlì-Cesena
Nel 2024 le esportazioni in provincia di Forlì-Cesena ammontano a 4,5 miliardi di euro, con un lieve incremento, rispetto al 2023, pari allo 0,4%, diversamente dalla variazione negativa regionale (-2,0%) e nazionale (-0,4%). Le importazioni risultano di 2,2 miliardi di euro, in aumento annuo del 9,6%. Positivo il saldo commerciale fatto registrare nell’anno: +2,2 miliardi di euro (-7,4% rispetto al saldo 2023).
In Emilia-Romagna tre province registrano una crescita e ben sei rilevano una diminuzione; tra le prime, in ordine di maggior incremento, risultano Piacenza, Parma e appunto Forlì-Cesena, mentre, tra le seconde, in ordine di maggior decremento, si annoverano Reggio Emilia, Rimini, Ravenna, Bologna, Modena e Ferrara.
Tra i principali prodotti esportati, gli aumenti hanno riguardato le seguenti tipologie: +12,1% i prodotti dell’agricoltura (10,1% del totale), +11,3% i prodotti alimentari e le bevande (8,7%) e +8,9% gli articoli sportivi (7,7%). In crescita anche i mezzi di trasporto (9,8% l’incidenza), del 2,7%, con le navi e imbarcazioni, che rappresentano nettamente i principali prodotti (84,9% del comparto, 8,4% del totale dell’export), che registrano, però, una diminuzione dell’1,4%; la crescita di tale tipologia, pertanto, è dovuta alla variazione positiva delle esportazioni di un’altra categoria merceologica, ovvero gli autoveicoli, i quali, pur avendo una bassa incidenza (5,4% del comparto, 0,5% del totale dell’export), fanno rilevare una forte incremento (+197,5%). In diminuzione, invece, i seguenti prodotti: -3,4% i macchinari e gli apparecchi meccanici (16,7% del totale), -6,2% i prodotti in metallo (10,4%), -1,1% i mobili (8,1%), -7,3% gli apparecchi elettrici (6,1%), -3,3% gli articoli in gomma e materie plastiche (5,9%) e ben -22,2% le calzature (3,6%).
I principali Paesi di destinazione delle esportazioni risultano, nell’ordine, Francia (15,3% del totale), Germania (11,6%), Stati Uniti (6,6%), Spagna (5,9%), Regno Unito (4,2%), Paesi Bassi (4,0%) e Polonia (3,8%). Di questi, risultano in crescita annua la Francia (+1,1%), la Germania (+0,7%), la Spagna (+9,1%), il Regno Unito (+2,2%) e i Paesi Bassi (+3,7%) mentre sono in flessione Stati Uniti (-12,2%) e Polonia (-7,3%).
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